lunedì 17 marzo 2008

Ah l'amore!


L'amore romantico, l'amore solare, l'amore entusiasta...
L'amore è una realtà meravigliosa, ma questo lo sapevate già!
Il sesso fa parte di questa realtà ed è ammantato di mille ambiguità.
C'è il sesso giocoso, quello tenero e dolce, quello selvaggio ed animalesco.
Poi ci sono le mille altre forme forse più dark, spesso alienanti.
Ma una cosa, svelataci bene da Freud e che tutti ormai sanno è che amore (sesso incluso) e morte sono tutt'uno.
Da dove viene questo binomio, questo legame così stretto?

Nessuno lo sa, ma guardate un po' da dove nasce Afrodite, grande dea dell'amore!

- Mes chers enfants, fils d'un père coupable, si vous voulez obéir, nous tirerons vengeance de l'action injurieuse de votre père, car, le premier, il a médité un dessin cruel. Elle parla ainsi et la crainte les envahit tous, et aucun d'eux ne parla. Enfin, ayant repris courage, le grand et subtil Kronos répondit ainsi à sa mère vénérable : - [170] Mère, certes, je le promets, j'accomplirais cette vengeance. En effet, je n'ai plus de respect pour notre père, car, le premier, il a médité un dessein cruel. Il parla ainsi, et la grande Gaia se réjouit dans son cœur. Et elle le cacha dans une embuscade, et elle lui mit en main la faux aux dents tranchantes, et elle lui confia tout son dessein. Et le grand Ouranos vint, amenant la nuit, et, sur Gaia, plein d'un désir d'amour, il s'étendit tout entier et de toutes parts. Et, hors de l'embuscade, son fils le saisit de la main gauche, et, de la droite, il saisit la faux horrible, immense, [180] aux dents tranchantes. Et les parties génitales de son père, il les coupa rapidement : et il les rejeta derrière lui. Et elles ne s'échappèrent point en vain de sa main. Toutes les gouttes qui en coulèrent, sanglantes, Gaia les recueillit; et, les années étant révolues, elle enfanta les robustes Erinnyes et les grands Géants aux armes éclatantes, tenant en main de longues lances, et les Nymphes que sur la terre immense on nomme Mélies. Et les parties qu'il avait coupées : Kronos les mutila avec l'acier, et il les jeta, de la terre ferme, dans la mer aux flots agités. [190] Elles flottèrent longtemps sur la mer, et une blanche écume jaillit du débris immortel, et une jeune fille en sortit. Et, d'abord, vers la divine Kythérè celle-ci fut portée ; et, de là, dans Kypros entourée des flots. Elle aborda, la belle et vénérable Déesse, et l'herbe croissait sous ses pieds charmants. Et elle fut nommée Aphroditè, la Déesse aux belles bandelettes, née de l'écume, et Kythéréia, par les Dieux et par les hommes. Aphroditè, parce que de l'écume elle avait été nourrie, et Kythéréia, parce qu'elle aborda Kythérè ; et Kyprigénéia, parce qu'elle arriva dans Kypros entourée des flots, [200] et Philommèdéa, parce qu'elle était sortie des parties génitales.

Quella che vi ho messo qui è la traduzione della Teogonia di Esiodo di Charles Marie René Leconte de Lisle particolarmente bella e poetica.

Per chi volesse leggerla in Italiano vi metto qui il link alla traduzione italiana da cui ho preso l'estratto che riporto qui sotto:

«Figli che a un padre senza pietà generai, se volete udirmi, or vendicare potremo gli affronti del padre vostro, che ai vostri danni rivolse per primo il pensiero». Cosí disse; ma tutti coglieva terrore, né alcuno parlava. Il grande Crono fe' cuore, l'accorto pensiero, ed alla sacra madre si volse con queste parole: «O madre, io ti prometto di compier l'impresa: ad effetto la recherò: ché nulla del tristo mio padre m'importa: ché egli ai nostri danni rivolse per primo la mente». Cosí rispose; e molto la Terra, l'immane, fu lieta. Ed in agguato allora lo ascose, ed in mano gli pose quella dentata falce, l'inganno tramò tutto quanto. E venne Uràno, il grande, recando la notte, e bramoso.Esiodo Teogonia 5 d'amor, tutto incombé su la terra, su lei tutto quanto si stese; ed ecco il figlio, la manca avventò dall'agguato, ad afferrarlo, impugnò con la destra la falce tremenda, lunga, dentata, e al padre d'un colpo recise le coglie, e dietro sé le gittò nel mare, ché via le portasse. ERINNI, GIGANTI, NINFE MèLIE Né fu che senza effetto gli uscissero quelle di mano; però che quante lí ne sprizzarono stille di sangue, le accolse tutte quante la Terra; e col volger degli anni, l'Erinni generò tremende, e gl'immani Giganti, lucidi in armi, strette nel pugno le lunghe zagaglie, e quelle Ninfe che Mèlie son dette sovressa la terra. AFRODITE E le vergogne, cosí come pria le recise col ferro, dal continente via le scagliò nell'ondísono mare. Cosí per lungo tempo nel pelago errarono; e intorno all'immortale carne sorgea bianca schiuma; e nutrita una fanciulla ne fu, che prima ai santissimi giunse uomini di Citèra. Di Cipro indi all'isola giunse. E qui dal mare uscí la Dea veneranda, la bella; ed erba sotto i piedi suoi morbidi crebbe; e Afrodite la chiamano gli Dei, la chia mano gli uomini: ch'ella fu dalla spuma nutrita: Ciprigna anche è detta, da Cipro ov'ella anche approdò: Citerèa perché giacque a Citera; e genïale perché dalle membra balzò genitali.

Crono (il tempo) evira Urano (il cielo) che possedeva Gea (la terra) senza sosta.
Dalle gocce di sangue nacquero le Erinni, vendicatrici dei delitti familiari e dai genitali di Urano buttati a mare, confusa nel bel mezzo di una schiuma spermatica, sorse Afrodite, dea dell'amore!

Ricordate dunque, uomini tutti, che la bellezza e l'amore più alto nacque da una violentissiima e cruente castrazione!

1 commento:

Anonimo ha detto...

"Ricordate dunque, uomini tutti, che la bellezza e l'amore più alto nacque da una violentissiima e cruente castrazione!"

http://img252.imageshack.us/img252/2082/sidgg6.jpg

...Questo è il massimo dell'altezza che posso raggiungere. :D

Abbbraccci! :D